Capitolo 18. IL TORO PER
LE CORNA |
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L'ipotesi che consideriamo più plausibile
è la seconda -garanzie per un uso democratico del denaro
elettronico-, e per concretizzarla si propone:
1º. La soppressione di tutto il denaro
anonimo (unico sistema di denaro elettronico per tutti, ricchi e
poveri, governanti e governati);
2º. La protezione dei dati personali (con
unico accesso del proprietario, e di una Giustizia indipendente
in caso di sentenze da documentare);
3º. La socializzazione dei dati contabili,
per superare la pianificazione centralista e il caos mercantilista;
per equilibrare la massa monetaria ed evitare l'inflazione-deflazione;
per redistribuire solidarmente l'eccedente produttivo e migliorare/superare
i sistemi fiscali attuali.
Come abbiamo visto, la proposta di un nuovo sistema
monetario può cogliere la possibilità di una applicazione
coerente e democratica della monetica: sistema di trasferimento
elettronico di fondi attivata da carte intelligenti personalizzate,
di difficile manipolazione.
Per cercare di scongiurare i pericoli della monetica,
e per avvalersi delle possibilità che offre come strumento
di cambiamento sociale, occorre cercare un quadro di regole del
gioco -sociali, mercantili, giudiziarie e politiche- che garantiscano
un buon uso della monetica, che non deve essere altro se non uno
strumento per concretizzare libertà e solidarietà.
In questo capitolo esporremo le condizioni di applicazione per evitare
pericoli. Nel prossimo, alcune delle opportunità di cambiamento
sociale che possono darsi.
Scegliere di stabilire un sistema di garanzie per
l'uso democratico e coerente della moneta elettronica è certamente
rischioso, perchè al lato delle grandi possibilità
resta il sospetto che possa legittimare la prima opzione (la monetica
come controllo del popolo, senza che il popolo possa controllare
chi lo controlla). È per evitare questo pericolo che bisogna
essere estremamente chiari nelle condizioni di applicazione della
monetica.
1ª. La sostituzione di qualunque tipo di
moneta anonima con un sistema di conti correnti personali, attivati
da carte intelligenti che garantiscano la "fattura-assegno"
di ogni atto "monetario", in modo che non possa circolare,
senza lasciare traccia, denaro "sporco", corruttore e
insolidario.
La moneta elettronica dovrebbe venir dichiarata
l'unica legale. Tutte le forme anteriori di moneta anonima (biglietti,
assegni, monete metalliche, quasi-denari...) perderebbero il loro
valore, una volta che questo sia stato annotato nel conto corrente
di ciascuna persona (individuale o collettiva).
La soppressione della circolazione parallela dei
due tipi di moneta -anonima attuale e personalizzata elettronica-
è imprescindibile per evitare al massimo il "gioco sporco".
Se, come si sta facendo finora, non si annullano i biglietti di
banca, la maggior parte della popolazione utilizzerà il denaro
elettronico -che lascia traccia- per le operazioni legali; e le
minoranze che possiedono il controllo della moneta anonima la utilizzeranno
-senza lasciar traccia- per le operazioni illegali di sempre -ricatti,
furti, traffici d'armi e di droghe, estorsioni, corruzioni...
L'informazione del denaro elettronico dovrebbe
venire trattata in modo diverso seguendo la seguente distinzione:
- i dati personali (nome e numero di conto) verrebbero
protetti, sotto segreto professionale, dalla banca (che ne ha bisogno
per pochi istanti per annotare il versamento o l'abbono nel conto).
Verrebbero posteriormente archiviate, sotto segreto professionale,
dalla Giustizia (che oltre a proteggerle contro qualunque ingerenza
potrebbe necessitarle per documentare le proprie sentenze). L'indiscrezione
dei professionisti bancari e giudiziari sarebbe punita penalmente,
essendo per giunta alquanto difficile che possa prodursi senza lasciar
traccia (per chiarimenti, vedere più avanti).
- i dati contabili (mercanzia, prezzo, luogo, etc....)
verrebbero socializzati, ossia messi a disposizione, in modo comprensibile,
di tutta la popolazione, per evitare monopoli d'informazione, per
generare un'iniziativa mercantile libera e ben informata, e per
razionalizzare l'invenzione di denaro.
L'attuale applicazione della moneta elettronica
non tiene conto di queste distinzioni nè di queste garanzie.
I risultati sono noti: qualsiasi persona - sufficientemente ricca
o influente- può utilizzare l'informazione personale di un
altro per danneggiarlo; la Giustizia continua ad essere priva di
una documentazione esaustiva di cui ha bisogno per il suo corretto
funzionamento. I risultati contro i monopoli infomativi e contro
la corruzione mercantile sono quasi nulli.
Riassumendo, il principio fondamentale di una applicazione
democratica e coerente della moneta telematica è che nel
mercato non può esservi movimento di denaro senza un corrispondente
movimento di mercanzia (beni o servizi mercantili).
La Giustizia potrà rilevare se è stato mosso denaro
senza che tale movimento corrisponda all'acquisto o alla vendita
di "mercanzie", fenomeno che indica chiaramente che si
è prodotta un'operazione illegale. Nel caso di donazioni
di denaro o del regalo di beni di una certa importanza, bisognerà
documentarli adeguatamente, per garantire il cambio legale della
proprietà e perchè non sia un paravento della corruzione.
2ª. La protezione dei dati personali, che
attualmente non garantisce nessuno dei sistemi democratici, fiscali
o monetici, è fondamentale. Questa protezione deve essere
garantita al massimo grado da un insieme di misure coerenti di tipo
politico, fiscale, giudiziario, sociale e tecnico.
Volendo cercare delle regole del gioco minime che
consentano un uso della monetica con garanzie, non è sufficiente
sopprimere il denaro anonimo se poi non si ridefiniscono una serie
di istituzioni che sono strategiche per gestire adeguatamente l'informazione
che deriva dalla generalizzazione della moneta elettronica, istituzioni
che non sempre stanno compiendo la funzione "formale"
che le era stata attribuita.
La problematica posta nel capitolo 9 sul come ottenere
delle istituzioni culturali, politiche e giudiziarie massimamente
indipendenti, per potersi così liberare dalla servitù
del "chi paga, comanda", assume qui di nuovo la sua capitale
importanza. Nel prossimo capitolo si spiegheranno meglio gli obiettivi
e il funzionamento di quello che potremmo chiamare "statuto
comunitario". Per il momento ci limitaremo ad esporre gli elementi
imprescindibili per ubicare le istituzioni necessarie ad una buona
gestione dell'informazione monetaria.
Nella maggior parte delle società attuali
possiamo distinguere tra l'ambito mercantile (costituito da coloro
che producono beni e servizi sul mercato, mossi dall'obiettivo del
guadagno) e l'ambito comunitario (formato da chi offre alla società
servizi non soggetti alle leggi del mercato, molti dei quali attualmente
inquadrati nel settore pubblico o in istituzioni senza affanno di
lucro).
Sembra che la separazione tra uno statuto comunitario (servizi e
professioni che vengono offerti a titolo gratuito e che verrebbero
finanziati comunitariamente) e uno statuto mercantile (lavoratori,
inversori, imprenditori ed inventori retribuiti dal mercato) potrebbe
evitare che il denaro del mercato ("potere della ricchezza")
possa mettere al proprio servizio i liberi professionisti ed i servizi
comunitari ("potere del sapere").
Le liste d'incompatibilità, sempre incomplete
e facili da saltarsi, si rivelano incapaci di evitare l'accumulazione
di influenza nelle mani di poche persone ben situate nel mercato
e nella vita pubblica. Questo potere "di fatto" deve venir
ridotto al minimo, perchè attenta contro lo Stato di diritto.
L'obiettivo fondamentale di questa distinzione è che il denaro
mercantile non si trasformi in potere "politico", e che
il servizio comunitario-liberale non si trasformi in "affari".
La separazione qui proposta implica:
- L'esistenza d'incompatibilità assoluta
tra l'esercizio di una attività comunitaria e l'esercizio
di una attività mercantile; così come l'incompatibilità
della maggior parte di attività comunitarie l'una con l'altra.
- L'impossibilità materiale -attraverso
una adeguata regolamentazione dei circuiti monetari e dei tipi di
conto corrente- di canalizzare denaro ottenuto in forma privata
sul mercato, verso attività comunitarie, e viceversa (fatta
eccezione, evidentemente, per il consumo).
Attraverso questi due meccanismi sarebbe possibile
impedire l'intrusione illegittima dei poteri di fatto (che si generano
all'ombra del denaro anonimo mercantile) nelle attività comunitarie
in generale, e più concretamente nelle istituzioni di governo
politico, civile e giudiziario, la cui vocazione e pertinenza sono
chiaramente non-mercantili.
Nel contesto dello statuto comunitario dobbiamo
creare o trovare un'istituzione che vegli per la protezione dei
dati personali e che verifichi l'affidabilità dei dati economici
offerti dal governo. Nel corso della trattazione abbiamo parlato
più volte della necessità di migliorare i sistemi
di documentazione nell'amministrazione della giustizia, così
come di aumentarne l'indipendenza. Se non si vogliono creare nuove
istituzioni, sembra che l'istituzione giudiziaria sia la più
adatta per assumere la protezione dei dati personalizzati -dato
che comunque non possiederebbe la forza per imporre una tirannia-,
senza contare che nello stesso tempo questi dati gli sono preziosissimi
per esercitare la sua funzione d'indagare delitti e documentare
sentenze.
Il sistema informatico stesso permetterebbe l'accesso -sempre personalizzato-
alle base-dati soltanto a quei membri dell'apparato giudiziario
responsabili di un caso che richieda indagini di quel tipo. Qualunque
consultazione ingiustificata, oltre a risultare tecnicamente difficile,
sarebbe perseguita penalmente.
Sembra chiaro che il punto più delicato
della proposta di introduzione generalizzata è quella dell'indipendenza
della Giustizia, istituzione che diviene garante dell'intimità
personale e dello Stato di diritto. Nel prossimo capitolo verrà
esposto un quadro che ne assicura la massima indipendenza e rinnovamento.
Qui, soltanto una precisazione rispetto ai sistemi di autocontrollo
delle reti telematiche che le rende, in pratica, inviolabili.
Per evitare manipolazioni dell'informazione occorre
stabilire sistemi di autocontrollo che garantiscano il massimo grado
d'inviolabilità. I sistemi esistenti sono vari. Uno dei più
utilizzati e sicuri è quello che funziona con tre reti parallele
di computer che elaborano gli stessi dati. Si introduce in questo
modo un elevatissimo grado di sicurezza, soprattutto se l'hardware,
il software e gli equips umani sono diversi ed indipendenti.
Questo sistema controllerebbe anche la non manipolazione
delle tre reti, a loro volta altamente inviolabili, di elaborazione
dei dati contabili senza riferimenti personali, di cui il centro
socializzatore dell'informazione ha bisogno per le funzioni economiche.
Nell'insieme, può sembrare molto caro e complicato. Si tratta
però di sistemi che si stanno già utilizzando quando
si vogliono assicurare informazioni o controlli di tipo strategico.
Ne "El País" del 12 marzo 1986,
il coordinatore informatico del conteggio provvisorio dei voti relativi
al referendum sulla NATO spiegava in che modo si realizzava il processo:
"Rispetto al meccanismo informatico che permetterà di
sapere attorno alle 22.00 i risultati provisori, non occulta la
sua soddisfazione perchè lo considera di un'affidabilità
infallibile [...]. I dati vengono introdotti ogni 15 minuti nel
computer centrale -in realtà si tratta di tre computer che
funzionano in parallelo, caso mai si producesse qualche "caduta"
del sistema" (Antonio Humada).
Per un semplice conteggio provvisorio di voti si
installano tre computer per evitare la "caduta" -l'errore,
la manipolazione- del sistema. Per assicurare l'affidabilità
dei dati macroeconomici e giudiziari... non si potrebbe fare lo
stesso?
Installare tre o cinque reti di elaborazione di
dati in parallelo -per assicurare che diano gli stessi risultati-
è una procedura abituale in molti "sistemi" cari
e sofisticati (per esempio, nelle navi spaziali e nei sottomarini
atomici). Perchè si dovrebbe considerare eccessivamente caro
installarle in ambiti così strategici come il sistema economico
e quello giudiziario?
3ª. La socializzazione dei dati contabili
-non personali-, vale a dire che i dati che si riferiscono al tipo
di mercanzia, prezzo, luogo, qualità ecologiche... devono
essere a disposizione di tutta la popolazione, in forma comprensibile
ai diversi livelli d'interesse.
L'accaparramento d'informazione è potere. La socializzazione
di una informazione esatta ed esaustiva del mercato -senza riferimenti
personali- potrebbe generare in qualunque ambito una attività
spontanea molto efficace, se fosse intelligibile e a disposizione
di tutta la popolazione. Il controllo dei mezzi di informazione
da parte di imprese private -come fonte di lucro- o da parte dello
stato -come manipolatore d'opinione- è una delle armi più
sottili ed efficaci di cui i poteri "di fatto" dispongono
per perpetuarsi. Lo statuto comunitario consentirebbe smercantilizzare,
ma anche destatizzare e decentrare tutti i mezzi d'informazione
e le base-dati.
L'informazione monetaria contabile -senza riferimenti personali-
dovrebbe venir confrontata con i dati della rete telematica della
Giustizia, per evitare errori o manipolazioni.
La socializzazione dell'informazione economica
potrebbe consentire un ventaglio di possibilità finora precluse
a causa dell'irrazionalità del sistema monetario. Tra queste
possibilità (che verranno trattate nel prossimo capitolo)
possiamo citare:
- la non-manipolazione dei dati da parte dei diversi
poteri;
- la presa di coscienza pubblica dei risultati
delle azioni dei diversi agenti di mercato;
- il superamento del dirigismo irresponsabile dell'economia
da parte delle grandi imprese o dello Stato, con i conseguenti sprechi
di risorse;
- l'equilibrio automatico tra la massa monetaria
attivata e il valore delle mercanzie vendute, e conseguentemente
il controllo dell'inflazione-deflazione monetarie;
- la capacità di captare gli eccedenti (reali,
equilibratori e potenziali) in vista di una loro distribuzione solidaria
-attraverso salari comunitari- tra la popolazione, e come sistema
per smercantilizzare e destatizzare le funzioni ed attività
"comunitarie";
- il miglioramento, in equità e semplificazione,
degli attuali sistemi fiscali, burocratici e disfunzionali.
Gli effetti che si potrebbero prevedere dalle
tre condizioni d'applicazione esposte sarebbero: la totale documentazione,
responsabilizzazione e chiarificazione di tutti i liberi atti mercantili
e sociali, attraverso il loro componente monetario -il tutto sotto
protezione di una Giustizia indipendente.
La società potrebbe disporre di queste tecniche
concrete per lottare contro la formazione di poteri illegittimi,
senza che ciò significhi coartare la legittima libertà
delle persone dentro delle minime regole pattuite.
Sarebbe ingenuo pretendere che questo fosse il
passo definitivo per ottenere la sparizione dei poteri "di
fatto", del gioco sporco e della corruzione monetaria, in quanto
è sempre possibile che le inesauribili capacità umane
d'inventiva riescano ad ideare nuove e più sottili forme
di dominazione. Ciò non deve impedirci, peraltro, di considerare
che l'introduzione di queste misure può essere un progresso
molto importante per rendere strumentalmente impossibile gran parte
del gioco sporco praticato fino ad oggi da 4.500 anni a questa parte.
A partire da queste misure, in gran parte strumentali,
potremmo mettere le basi per stabilire delle regole del gioco sociale,
con la speranza ben fondata che questa volta non verrebbero ridotte
-come suol accadere- ad un puro documento inoperante ("carta
bagnata"); potremmo cominciare a porre le basi di uno Stato
di diritto.
* *
L'applicazione di queste tre misure dovrebbe compiersi
con molta cura, tanto per ciò che riguarda gli aspetti sociali
come per quelli tecnici. Bisognerebbe studiare molto attentamente
la fattibilità e le difficoltà specifiche per applicare
le condizioni per un uso democratico e coerente del denaro elettronico.
A titolo d'esempio, citiamo alcuni aspetti da approfondire:
- Come, ed in che termine di tempo, si convertono
gli attuali mezzi di pagamento nel nuovo? Cosa si fa delle valute,
come si cambiano e chi le custodisce?
- Come preparare l'hardware, il software e l'equipe
umano sufficiente, e poterne disporre?
- Come concretizzare la creazione di una tassa
per le mercanzie legali e come sottomettere a decisione politica
la legalità o illegalità di determinati prodotti (armi,
droghe, tossici industriali) o servizi (se devono passare a servizi
liberali)?
- Come incorporare al mercato o ai servizi comunitari
le imprese o persone che vivono grazie a illegalità attuali
(prostituzione, traffici...)?
- Come creare i centri di socializzazione della
contabilità generale (per settori produttivi, per territori,
generali...)?
- Come strutturare la rete ed i programmi di divulgazione
e consultazione dei dati contabili (televisione e computer privati
e comunitari)?
- Come pubblicare nella rete di socializzazione dell'informazione
tutti i dati riferiti alla gestione pubblica, con personalizzazione
(unica eccezione)?
- Come organizzare il centro per una economia dinamicamente
equilibrata: rilevazione di eccedenti, recaudazione di una tassa
unica, invenzione-distruzione di denaro, distribuzione automatica
a seconda degli statuti...?
- Come sopprimere il Ministero di Giustizia e organizzare
la Giustizia in maniera indipendente e specializzata, con polizia
giudiziaria propria?
- Come progettare e creare i sistemi di protezione
dei dati personalizzati (tre reti indipendenti all'interno della
Giustizia) nei confronti dello Stato?
-
Molte di queste domande richiedono uno studio
più approfondito delle loro difficoltà reali e delle
possibili soluzioni.
A seconda della lettura che gli si da, questi interrogativi divengono
dei gravi pericoli o delle immense possibilità. Tuttavia
ciò che stiamo vivendo e ciò che si prefigura nelle
tendenze future rafforza molti dei pericoli e quasi nessuna delle
possibilità.
In definitiva si tratta di due scelte: una è rischiosa, però
minimamente fondata; l'altra è una non-scelta: l'imposizione
dei fatti, dei determinismi della tecnologia e della "sicurezza",
che attualmente ci vengono presentati come fatti compiuti senza
richieste di nessun consenso nè di qualunque valutazione
del modello che ci viene imposto.
Per
concludere questo polemico tema, alcune suggestive parole di Isaac
Asimov:
"Ridurre gli abusi beneficia, in definitiva, a tutti. I computer
possono offrire le tecniche necessarie per controllare, con molta
maggiore efficacia che mai nel corso della storia, tutti gli abusi,
perfino quelli degli stessi computer.
"Ma se i computer controllano i computer,
chi controllerà i controllori? Il problema non è nuovo,
e possiede soluzione. Ciascun guardiano non perde di vista (vista
elettronica, chiaramente) gli altri. In un sistema di Governo democratico
questo viene chiamato "separazione dei poteri".
"Quali altre benedizioni ci porterà
l'automatizzazione? Uno dei sogni è quello di un mondo senza
denaro.
"Il computo elettronico automatico degli averi personali attualizzati
dopo ogni transazione?
"Immaginiamo che ciascuno possieda un
dispositivo sintonizzato con le sue impronte digitali... Con una
operazione prestabilita, il dispositivo ci darebbe lo stato esatto
del nostro conto corrente, la quantità disponibile per le
nostre transazioni.
"Qualunque transazione immaginabile -ingressi di stipendio,
investimenti, spese, dall'acquisto di un giornale alla rendita di
azioni- verrebbe legalizzata soltanto quando i dispositivi di tutte
le parti che intervengono nella transazione venissero introdotti
nel terminale di un computer che trasferirebbe gli importi (gli
impulsi elettronici) da una "carta" all'altra. Otterremo
così un'interminabile processione di assegni firmati e liquidati
all'istante, per il valore di qualunque quantità inferiore
al liquido disponibile.
"L'Amministrazione potrebbe scontare
automaticamente l'imposto su qualunque transazione, in proporzione
al suo importo e al livello di ingressi del soggetto che riceve
il denaro.
"Il concetto di ricchezza perderebbe
importanza in una società come questa, nella quale non circolasse
il denaro contante, perchè la moneta sarebbe meno visibile.
E questo sarebbe ancor più vero se la società del
secolo XXI trovasse un qualche modo logico di mitigare, almeno parzialmente,
la disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza; in una società
senza denaro sarebbe meno doloroso pagare le tasse, perchè
le transazioni non si renderebbero mai visibili.
"
Abusi? Diminuirebbero, perchè la frode
fiscale e le truffe sarebbero più difficili. Gran parte dell'inumanità
del computer deriva dal fatto che, una volta programmato ed in corretto
funzionamento, non ammette intromissioni nel suo comportamento."
Note:
1 ASIMOV, Isaac, Qui necessita diner?,
"Muy interesante", 1984, núm. 41.
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