Gemma Anglada di Veganitza’t: «Un mondo di possibilità, è pura alchimia».

Llibertat.cat. Sabato 12 marzo 2022.

Gemma Anglada di Veganitza’t: «Un mondo di possibilità, è pura alchimia».

12.3.2022. Interviste.

Intervista a Gemma Anglada, cuoca e responsabile de Veganitza’t (Avinguda Costa Brava, 18, di Corçà, sulla strada per Palamós).

Traduttore: N.N.

Foto: Risotto di cavolo verza violaceo con pistacchi e croccante di formaggio vegetale. Fonte: Veganitza’t.

–Veganitza’t è un ristorante vegano di Corçà, nel Baix Empordà. Quando avete avviato questo progetto?–

–Il 26 marzo farà giusto un anno.–

–E perché soltanto vegano?–

–Il veganesimo non è una dieta, è uno stile di vita, e noi siamo fedeli alla nostra essenza.–

–Quali sono le implicazioni di questo veganesimo oltre l’alimentazione?–

–Come ti ho detto prima, non si tratta soltanto di non mangiare nulla che provenga dagli animali (carne, latticini, uova o miele), non utilizziamo nulla neppure ad altri livelli, come l’abbigliamento (lana, seta, cuoio,…) e neppure prodotti dell’esperimentazione, ecc.

Non accettiamo il modo in cui vengono trattati gli animali.–

–Allora, tu ti consideri animalista?–

–Si, certo, lotto per i loro diritti e li considero i nostri uguali.–

Foto: Hummus con ceci abbrustoliti con spezie. Fonte: Veganitza’t.

–«Gnocchi alla puttanesca», «Risotto di cavolo verza violaceo», «Polpette di cipolle giovani (calçots) e patata dolce»... e molti dessert con forme, sapori e colori diversi. Da dove esce quest’imaginazione?–

–Mi è sempre piaciuta la cucina, e quando ho fatto il passo al veganesimo ho scoperto un mondo di possibilità. È alchimia pura.

Mi diverto moltissimo davanti alle sfide, molti clienti mi chiedono cose come il «foie» o «l’uovo» («ruggine») vegetale, e quando ci riesco sempre mi emoziono.–

Foto: In alto: Edera con ananas e frutti secchi. Sotto: Risotto di cavolo violaceo con chips di patata dolce e patata dolce viola. Fonte: Veganitza’t.

–I dessert hanno un ruolo importante nell’offerta di Veganitza’t: c’è un fattore creativo e artistico oltre quello alimentare vero e proprio? Avete dei clienti che scelgono le torte e i dessert per il loro aspetto?–

–Sì, mi piace l’arte, la pittura, e la cucina è creatività.

Sì, spesso i clienti non credono ai loro occhi quando per esempio vedono una pavlova di meringa e panna senza uova né latticini. È divertente.

E quando li provano e fanno – oooh, ummmm – è il miglior premio.–

Foto: Una torta al tè matcha e lamponi. Fonte: Veganitza’t.

–E l’adeguamento della cucina catalana a tutti questi piatti vegani?–

–Spesso si accoppiano i cibi 100% vegetali con i piatti speziati e le ricette di altre culture, io ho scelto di veganizzare i nostri piatti di sempre. In primavera, avremo persino un menù cataro, per onorare i nostri antenati.–

–Senza uova, senza latte, senza carne... ma che cosa succede con lo zucchero, con gli alimenti elaborati, e le centinaia di additivi che impregnano l’alimentazione attuale?–

–Il veganesimo è per gli animali, non per la salute, anche se il fatto di non mangiarne produce un gran miglioramento nella salute.

Ci sono dei vegani che mangiano soltanto frutta e verdura cruda, altri controllano lo zucchero o il glutine, mentre altri semplicemente si godono il cibo libero da crudeltà.

Non c’è una dieta o un genere di alimentazione che siano propri dei vegani. Ognuno fa come vuole.

Per rispetto per la natura in genere e per noi stessi, i nostri prodotti sono bio la frutta e le verdure, il pane viene da piccoli produttori etici della zona.

In genere non abbiamo prodotti con additivi ne superelaborati, e non compriamo alle grandi ditte con settori vegetali, soltanto a ditte etiche. Se utilizziamo zuccheri di diversi tipi, integrale, panela, di cocco... sono del commercio giusto, come il cacao o il caffè.–

–E il mercato? Quali prodotti compri per la tua cucina?–

–Bene, è come la tavolozza di un pittore, frutta e verdure fresche, fiori, legumi, cereali, germogli, funghi, semi, alghe, tuberi...

La natura ci da con abbondanza tutto quello di cui abbiamo bisogno per nutrirci, e con salute, in modo creativo e sostenibile. È davvero incredibile, e allo stesso tempo molto triste che questo non sia ancora la norma.–

–Che consigli daresti ai nuovi clienti di Veganitza’t: quando vi devono visitare, che cosa dovrebbero scegliere, che cosa vi possono richiedere...?–

–Io consiglierei loro di godersi il momento, di fare delle domande, di chiederci quello che gli piace, perché noi sempre cerchiamo di accontentarli. Pitagora disse:

«Mentre gli uomini vadano avanti massacrando e divorando i loro fratelli animali, ci sarà sulla terra guerra e sofferenza e si uccideranno fra di loro, perché colui che semina il dolore e la morte no potrà mietere né allegria, né pace, né amore.»–

Link dell’intervista originale in catalano:

https://www.llibertat.cat/2022/03/gemma-anglada-de-veganitza-t-un-mon-de-possibilitats-es-pura-alquimia-52203

Profilo in Facebook di Veganitza’t:

https://es-la.facebook.com/pages/category/Product-Service/Veganitzat-100944608537435/